Sull’ἐξαίφνης platonico e la visione del presente psichico. Tra costruzione di senso e visionario linguaggio

Autori

  • Rosario Cerciello

Parole chiave:

Platone; exaiphnes; presente psichico; visione socratica

Abstract

Un uso particolare dell’ἐξαίφνης di Platone può richiamare aspetti riconducibili al moderno «presente psichico»? Studi recenti, associando l’istante platonico a un’«esperienza dell’illocalizzabile» (S. Lavecchia), prefigurano così aspetti di
una «temporalità psichica» (L. M. Napolitano Valditara). L’aspetto significativo che emerge da un censimento complessivo di tutte le attestazioni platoniche rivela una significativa frequenza d’uso in alcuni passi della Repubblica nonché la sua presenza nell’intero corpus dialogico. Lo studio intende dimostrare come la frequenza d’uso dell’avverbio nella Repubblica e la classificazione dei suoi usi specifici rivelino un significato filosofico e mistico riconducibile al passato mito del ricordo, e quindi alla relazione tra un presente misticamente rivelato e un passato psichicamente afferente all’“Eterno vissuto” in un passato mitico.

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Pubblicato

2024-12-31

Come citare

Cerciello, R. (2024). Sull’ἐξαίφνης platonico e la visione del presente psichico. Tra costruzione di senso e visionario linguaggio. Metaxy Journal, 1(3), 37–66. Recuperato da https://metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/23

Fascicolo

Sezione

Saggi