I luoghi fisici dell’arte come ponti nel pensiero di Martha C. Nussbaum. Spazi di relazione per corpi vulnerabili

Autori

  • Giulia Brunetti

Parole chiave:

Arte, Spazio, Ponte, Corpo, Vulnerabilità, Relazione

Abstract

Martha Nussbaum è divenuta celebre nel panorama accademico mondiale attraverso il progetto dell’intessitura della filosofia morale alla letteratura. Tuttavia, manca uno studio dedicato alla centralità accordata dalla pensatrice alle altre opere d’arte, narrative e non, all’interno della propria proposta politico-filosofica. Ora, nella riflessione nussbaumiana, l’arte tutta può essere considerata come un metaforico spazio di relazione fra interno ed esterno e fra se stessi e l’alterità. Posto ciò, non pare azzardato affermare che, nel caso dei luoghi propriamente fisici dell’arte, quella natura di ponte – termine, peraltro, usato dalla stessa autrice –, che la studiosa ravvisa in tutta le forme di espressione artistica, risulti ancor più evidente e significativa. Ciò, in virtù del ruolo e del valore che, nella prospettiva della pensatrice, il corpo vulnerabile assume in tali contesti.

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Pubblicato

2024-12-31

Come citare

Brunetti, G. (2024). I luoghi fisici dell’arte come ponti nel pensiero di Martha C. Nussbaum. Spazi di relazione per corpi vulnerabili. Metaxy Journal, 1(3), 131–159. Recuperato da https://metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/28

Fascicolo

Sezione

Saggi