L’arte, l’uomo e Dio: l’epifania iconografica quale autentico spazio di relazione intermondana nel pensiero di Pavel A. Florenskij

Autori

  • Aurora Guzzetti

Parole chiave:

icona, spazio, trascendenza, scrittura, incontro.

Abstract

Se è vero che l’arte, in quanto «realtà esistenziale», è scomponibile in dati spaziali leggibili attraverso un «approccio dualistico», l’icona è la massima rappresentante di tale possibilità: l’iconostasi diviene dunque luogo fisico non solo e non soltanto della raffigurazione pittorica, bensì soprattutto metafisico del dialogo sempre vivo e presente tra mondo visibile e mondo Invisibile; inoltre, per cercare di arginare il sempre presente rischio idolatrico, la scrittura iconica pone in atto un linguaggio del paradosso, nel quale presenza e assenza, luce e ombra, visibilità e invisibilità sono legate al fine di permettere all’icona di rivelare, ma allo stesso tempo non pretendere di circoscrivere, Dio. Luogo privilegiato della comunicazione, l’icona diviene catalizzatore in grado di aprire uno spazio «oggettivo e originale allo sguardo, sia spirituale che fisico».

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Pubblicato

2025-12-23

Come citare

Guzzetti, A. . (2025). L’arte, l’uomo e Dio: l’epifania iconografica quale autentico spazio di relazione intermondana nel pensiero di Pavel A. Florenskij. Metaxy Journal, (4), 147–173. Recuperato da https://metaxyjournal.com/index.php/metaxy/article/view/71

Fascicolo

Sezione

Saggi